Comunicato del Presidente Polli decontribuzione/defiscalizzazione

In occasione dell’inaugurazione di Milano Unica il viceMinistro on. Urso ha comunicato di
aver accolto la proposta della rottamazione degli alberghi con incentivi per 500 milioni e
quella del credito d’imposta per le aziende che fanno innovazione sui campionari.
L’idea di SMI, che ha consigliato al Ministro la priorità della soluzione della rottamazione e
del credito di imposta, ci ha sempre visto assolutamente contrari.
Per quanto riguarda la rottamazione è elevatissimo il rischio che gli aiuti vadano ad
aziende che producono all’estero e oltretutto gli eventuali benefici economici arriverebbero
tra qualche anno!
Per quanto riguarda l’innovazione dei campionari siamo stati già scottati l’anno scorso: è
un iter costoso, lungo e burocratico che ha coinvolto pochissime aziende tra cui vi sono
quelle che hanno i centri di ricerca in Italia e la reale produzione all’estero.
Quindi, per l’ennesima volta, ci chiediamo se le scelte del collega Tronconi, che a parole
ribadisce la necessità dell’unità, siano a tutela degli interessi di tutti i settori del Tessile.
La sensazione è purtroppo che non si voglia recepire il forte malcontento che si sta
diffondendo in migliaia di piccole aziende piegate dalla crisi.
Siamo disponibili ad un confronto corretto e serio, come sempre nella tradizione della
nostra Federazione, che da ottant’ anni è al fianco degli industriali, perciò riteniamo sia un
nostro dovere istituzionale attivarci a tutela degli interessi dei nostri associati e comunque
di chi produce in Italia.
La nostra proposta di affrontare la crisi con la decontribuzione/defiscalizzazione del costo
del lavoro del prossimo CCNL è l’unica che può significativamente servire sia alle aziende
che ai loro dipendenti. Su questo punto chiediamo un responsabile intervento anche da
parte delle organizzazioni sindacali.
Questo brutto momento può servire da volano per compattare le organizzazioni datoriali e
del lavoro sulla difesa della produzione made in Italy e dell’occupazione.
Basta fare un po’ di chiarezza.

Milano, 18 febbraio 2010